Nonostante l’apparente uniformità del mare visto dalla superficie, i fondi marini sono ambienti estremamente diversi gli uni dagli altri, per forma (scarpate, pianure, salti di roccia), tipologia del materiale che li costituisce (roccia, sabbia, fanghi, ghiaie) e insieme dei popolamenti animali e vegetali che li abitano. Nel Mar Mediterraneo sono stati descritti e identificati oltre 150 diversi raggruppamenti di esseri viventi che occupano una porzione di fondo marino in modo definito, denominati “biocenosi” e/o “facies” (sottounità della biocenosi).
Ciascuna biocenosi (o facies) presenta differenti caratteristiche, più o meno rilevanti elementi di pregio e soprattutto diversa sensibilità agli impatti e quindi necessità di diverse modalità di gestione, tutela e valorizzazione.
La conoscenza della morfologia del fondo, della sua tipologia e della distribuzione delle diverse “comunità animali evegetali” che vi abitano, costituiscono elementi essenziali per la corretta gestione e valorizzazione dell’ambiente marino.
La conoscenza dell’ambiente marino, in generale, è in marcato ritardo rispetto a quella dell’ambiente terrestre, per il quale sono disponibili ed in uso da tempo, carte morfologiche, paesaggistiche, di distribuzione delle forme vegetali ed animali, del suolo, ecc.
Nella redazione delle carte dei fondali marini, grandi passi avanti sono stati condotti in Liguria grazie ai progetti realizzati in particolare dall’Assessorato all’Ambiente della Regione, quale ad esempio “l’Atlante degli habitat marini della Liguria”, e a studi condotti dall’Università degli Studi di Genova. Tra gli altri, nel caso specifico di Bergeggi, occorre citare il prezioso lavoro di “Cartografia tematica sull’ambiente marino costiero di Bergeggi” condotta nel 2007 dal DipTeRis (Università di Genova).
Se la conoscenza dell’ambiente marino è importante per la corretta gestione dell’intera fascia costiera, lo è ancora di più per la gestione e valorizzazione di un area marina protetta (AMP).
In questo contesto, l’AMP “Isola di Bergeggi”, grazie alla disponibilità di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, finalizzato alla realizzazione di indagini batimetriche, con il supporto della Golder Associates srl, ha realizzato nell’estate del 2010, il rilievo batimetrico (multibeam) dei fondali dell’AMP nonché rilievi morfologici nel Sito di Importanza Comunitario Noli-Bergeggi (di cui il Comune di Bergeggi è ente gestore) e di un’ampia fascia marina esterna ai limiti dell’area protetta, di grande interesse ambientale.
Nell’ambito dello stesso progetto, sono state condotte indagini mediante sonar a scansione laterale, in grado di produrre immagini georeferite del fondo marino a grande scala, simili a fotografie aeree.
La principale novità sta nel fatto di potere ora disporre di dati ed immagini a copertura totale dei fondi tra Noli e Bergeggi. Sono stati individuate e posizionate con precisione tutte le emergenze rocciose presenti nell’AMP e nelle zone a questa limitrofa. Sono stati identificati numerosi affioramenti rocciosi, parzialmente ignoti prima dei rilievi, nel comparto marino a ponente dell’isola; è stata definita
con precisione la morfologia di affioramenti quali “il banano” e “i maledetti”(quest’ultima si estende tra le profondità di -50 m e quella -100 m, con spettacolari salti di roccia a strapiombo), la cui presenza era già nota ai subacquei e ricercatori ma relativamente ai quali ora si dispone di mappe, limiti e dimensioni; sono stati delimitati con accuratezza i confini di importanti biocenosi quali le praterie di Posidonia oceanica e il coralligeno.
Nell’ambito di un sistema GIS (Geographic Information System), che consente di sovrapporre e gestire vecchi e nuovi dati e di organizzare secondo criteri geografici tutte le informazioni delle quali si dispone, sono stati infine organizzati i seguenti prodotti: i principali dati e le cartografie ottenute nell’ambito delle precedenti indagini; i nuovi dati acquisiti nell’estate del 2010; una nuova interpretazione della distribuzione delle biocenosi sui fondali marini; nonché gran parte delle informazioni di tipo geografico a disposizione dell’AMP (incluse foto e filmati). Il GIS appositamente realizzato contiene quindi una rilevante mole di dati ed informazioni e costituisce un rilevante strumento a supporto della gestione dell’AMP. Uno strumento che, peraltro, potrà essere progressivamente aggiornato ed arricchito di contenuti e funzioni.
I risultati ottenuti nel corso dei rilievi, corredati da spettacolari ricostruzioni tridimensionali del fondo marino, e una presentazione del GIS e delle sue potenzialità, sono stati illustrati nell’ambito di una conferenza stampa in corso di organizzazione per la giornata di mercoledì 11 agosto 2010 presso Bergeggi.