L’Ostreopsis ovata (classe Dinophyceae, ordine Gonyaulacales, genere Ostreopsis, specie ovata) è una microalga a forma di goccia molto piccola (la più piccola del genere, essendo lunga circa 50 micrometri e larga 30 micrometri). L’alga vive ancorata a macroalghe brune e rosse per mezzo di un filamento mucoso e può formare un velo mucillaginoso.
E’ distribuita normalmente nelle aree tropicali dell’Oceano Pacifico, nel Mar dei Caraibi, in Nuova Caledonia, nell’isola Ryukyu in Giappone e da circa 10 anni è stata individuata nel Mediterraneo.
Nel Luglio 2005 O. ovata è comparsa nel Mar Ligure nella riviera di Levante. Le “fioriture” dell’alga sono visibili come schiume e chiazze galleggianti biancastre, aggregati galleggianti di colore marrone, opalescenza diffusa e “fiocchi” di materiale sospeso.
Caratteristiche e condizioni ambientali necessarie per la “fioritura” dell’alga sono:
- – la morfologia costiera frastagliata, alta, rocciosa, con piccole insenature che racchiudono spiagge a granulometria grossolana
- – condizioni meteo di stabilità con pressione atmosferica sui valori medi e mare calmo o poco mosso con temperature delle acque intorno ai 25 °C.
L’esposizione all’areosol marino, vettore della tossina prodotta dall’alga durante le “fioriture”, provoca arrossamento di occhi e gola, tosse, starnuti e, solo nei casi più gravi, febbre e difficoltà respiratorie. I sintomi sono velocemente reversibili e, come prima contromisura, le indicazioni fornite dalla ASL parlano di allontanamento dalla zona di esposizione. Ad oggi, sulle coste di Bergeggi non si sono mai verificati casi di “fioritura” di O. ovata.
Arpal esegue un monitoraggio sistematico di questa microalga in tutta la Liguria (consulta i dati del monitoraggio).